Una cosa incredibile succede nel cervello quando vediamo qualcuno essere toccato: ScienceAlert

La percezione visiva del tatto e il suo impatto sul cervello

Un tocco può trasmettere conforto o dolore, ma è affascinante scoprire quanto anche la sola visione di un tocco influenzi profondamente il nostro cervello.

Un esperimento noto come “illusione della mano di gomma” dimostra come la vista di una mano di gomma che viene accarezzata, mentre la propria mano è nascosta e toccata simultaneamente, può portare a percepire la mano di gomma come parte del proprio corpo. Questo rivela l’intricato legame tra vista e tatto.

Come il cervello elabora la vista del tocco

Utilizzando l’elettroencefalografia (EEG), gli scienziati hanno registrato l’attività cerebrale con precisione millimetrica mentre i partecipanti osservavano video che mostravano diversi tipi di contatto su una mano. Questi stimoli variavano da leggere carezze con un pennello a contatti più intensi, come una pressione con un dito o un taglio con un coltello.

I risultati sorprendenti rivelano che, entro soli 60 millisecondi dalla visione di un tocco, il cervello è in grado di distinguere chi è toccato e in che modo. Questo processo si evolve rapidamente, passando dall’analisi sensoriale dell’esperienza tattile potenziale, come il sentirsi morbido o doloroso, fino a raggiungere, in circa 260 millisecondi, le dimensioni emotive del tocco, valutando se appare calmante o minaccioso.

Implicazioni per l’empatia e la socialità

Questi rapidi processi cerebrali quando vediamo qualcuno essere toccato hanno implicazioni profonde per l’empatia e la connessione sociale. Il cervello, interpretando velocemente ciò che osserviamo, può “specchiare” l’esperienza altrui, simulando virtualmente il tocco come se fosse su di noi.

Ciò spiega perché alcune persone possono provare sensazioni fisiche, come formicolio o dolore, vedendo altri toccati. Questo fenomeno, noto come “tocco percepito per proiezione”, mostra quanto possiamo essere connessi agli altri attraverso la semplice vista di un contatto fisico.

• Il cervello interpreta il tocco visto in meno di un secondo.
• Le risposte cerebrali possono spiegare le differenze individuali nell’empatia.
• Capire questo meccanismo potrebbe migliorare le terapie basate sul tatto e l’immersione in ambienti digitali.
• Anche la sola visione di un tocco può aumentare il nostro senso di connessione con gli altri.

La comprensione di come il cervello elabora la vista del tocco apre nuove prospettive non solo sulla natura dell’empatia ma anche sul potenziale delle interazioni umane e virtuali. Le implicazioni di queste scoperte sono vastissime, da miglioramenti nel trattamento psicologico e terapeutico a un aumento dell’immersione e della connessione sociale nei contesti digitali, come la realtà virtuale. Il nostro cervello, incredibilmente abile nel decodificare rapidamente anche i segnali visivi complessi, ci dimostra quanto sia profondamente interconnesso il nostro essere fisico e sociale.